sabato 13 aprile 2013

“Dobbiamo lasciare il pianeta”!

Gli scenari apocalittici di Stephen Hawking: “Dobbiamo lasciare il pianeta”!

stephen-hawking.jpgSe l'uomo vuole evitare l'estinzione, deve implementare le sue attività nello spazio e colonizzare altri mondi. Stephen Hawking non usa metafore o mezze parole per affermare il suo pensiero, secondo il quale l'umanità si trova ad un bivio senza precedenti: il nostro futuro dipende dalla strada che decideremo di percorrere.
Se non si trattasse di uno dei più grandi fisici del mondo, avremmo l'impressione che queste parole siano state proferite da un teorico della complotto. Hawking non ha dubbi e invita nuovamente i suoi simili a prendere in considerazione il fatto che oramai l'estinzione della razza umana è all'orizzonte e l'unico modo di evitarla è quella di svilupparsi nello spazio.

Secondo il noto scienziato, l'ecosistema terrestre è troppo delicato e l'ultimo secolo di espansione umana è stata un vero e proprio “cataclisma” per il nostro pianeta. “Se non saremo in grado di espanderci nell'universo, potremmo estinguerci entro i prossimi 1000 anni”, ha concluso Hawking.  

Come riportato dal Los Angeles Times, Hawking, ha espresso le sue riflessioni nel corso di una conferenza al Cedars-Sinai Regenerative Medicine Institute di Los Angeles, nell'ambito di un tour che vede lo scienziato impegnato a spingere la ricerca sulle cellule staminali per la malattia di Lou Gehrig, anche conosciuta come sclerosi laterale amiotrofica, o SLA, la condizione invalidante degenerativa che lo tiene inchiodato sulla sedia a rotelle dal 1963.
 
Il noto studioso è più conosciuto per il suo lavoro sui buchi neri e su come si comportano le particelle in prossimità di queste enigmatiche entità con una massa gravitazionale tale da inghiottire anche la luce. Ma da qualche tempo si sta dedicando ai viaggi cosmici e all'esplorazione spaziale.

Non è la prima volta che Hawking ha esortato l'inizio di una fase più spinta di espansione dell'uomo nello spazio. Già nel 2006 aveva espresso alcune idee che ha poi ribadito nella conferenza al Cedars-Sinai. Successivamente, nel 2011, ebbe a dire che “la nostra unica possibilità di sopravvivenza sul lungo periodo non è quello di rimanere attaccati alla superficie del nostro pianeta, ma di diffonderci nello spazio.

Una svolta in questo senso potrebbe venire dagli studi cosmologici più recenti. Secondo il fisico, gli esseri umani sono sul punto di capire come funzione l'universo dalle sue strutture più grandi a quelle più piccole. “Se si riesce a capire come funzione l'universo, in un certo senso lo si può controllare”, scrive Hawking nel libro che ha venduto milioni di copie “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”.

Secondo lo studioso britannico, le risposte alle domande fondamentali sull'universo: “da dove è venuto, e dove sta andando? L'universo ebbe un inizio e, in tal caso cosa c'era prima? Il tempo avrà mai una fine?”, si trovano nella cosiddetta “Teoria M”, una teoria che combina matematicamente le cinque teorie delle superstringhe e la supergravità ad 11 dimensioni, nonché le quattro interazioni fondamentali della materia, ed è la principale candidata a divenire la teoria del tutto (TOE, Theory Of Everything), cioè quella teoria che ha l'ambizione di spiegare interamente l'universo in cui viviamo.

“Per capire l'universo al suo livello più profondo, dobbiamo capire perchè c'è qualcosa piuttosto che niente”, spiega Hawking. “Perchè esistiamo? Perchè questo particolare insieme di leggi governa l'universo e non altre? Credo che le risposte a queste domande siano nella Teoria M”. Nonostante si tratti ancora di un “work in progress”, Hawking è convinto che la Teoria M sia uno dei rami più promettenti della teoria unificata.

[Perchè c'è l'Universo al posto del nulla?]
[Le domande esistenziali dell'uomo sul senso della vita: pechè siamo qui?]
Letture Consigliate
Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo - Stephen Hawking
copj170.asp?f=9788817019361
"Che cosa sappiamo sull'universo, e come lo sappiamo? Da dove è venuto, e dove sta andando? L'universo ebbe un inizio e, in tal caso cosa c'era prima? Il tempo avrà mai una fine?"
Con questi quesiti Stephen Hawking introduce il lettore in una straordinaria avventura: un'emozionante cavalcata nel tempo.
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L'espansione dell'universo, il principio di indeterminazione, le particelle elementari e le forze della natura, l'origine e la sorte dell'universo, l'unificazione della fisica sono le grandi tappe di questo viaggio indimenticabile.
Ma oltre a riassumere le conoscenze tradizionali Hawking illustra le ultime teorie sulla fisica dei buchi neri, il principio antropico, la teoria dell'universo inflazionario, l'universo contenuto in una bolla. Il titolo viene ripubblicato in una nuova veste editoriale, con la copertina che per l'occasione è stata realizzata da Hennie Haworth.
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La teoria del tutto. Einstein e le nuove vie della fisica - Michio Kaku ; Jennifer T. Thompson 
copj170.asp?f=9788876158735Cosa c'è oltre la stella più lontana? Come si è creato l'Universo? Cosa è accaduto prima dell'inizio del tempo? Fino ad ora abbiamo discusso solo di universi che apparentemente "si comportavano bene" e che corrispondevano ai dati sperimentali, ma adesso potremmo finalmente essere vicini a dare delle risposte a queste domande.
Abbiamo scoperto che l'Universo adotta meccanismi più sofisticati di quanto avevamo inizialmente pensato. Questo libro ci introduce alla più interessante prospettiva della moderna Fisica teorica: la teoria delle super-stringhe.
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Questa svolta rivoluzionaria potrebbe essere a pieno titolo il completamento del sogno di Albert Einstein di trovare una "teoria di ogni cosa", che vuole le leggi della Fisica unificate in un'unica equazione in grado di spiegare tutte le forze conosciute nell'Universo.

Gli autori - una scrittrice specializzata in divulgazione scientifica e uno dei maggiori studiosi delle superstringhe - riescono a esporre anche i passaggi più complessi in uno stile narrativo limpido e avvincente. E anche se, rispetto al padre fondatore della relatività tutti ci sentiamo come nani seduti sulle spalle di un gigante, forse possiamo cominciare a guardare più lontano. Con Einstein, dunque, e oltre Einstein.
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Qualcosa anziché il nulla. La rivoluzione del pensiero cosmologico - Mario Novello
copj170.asp?f=9788806201531Alla sua nascita la scienza si impose volontariamente dei limiti ben chiari. Galileo e i pionieri dell'indagine scientifica decisero di prendere in considerazione solo i fenomeni direttamente quantificabili, quelli per cui era possibile mettere in opera un'analisi formale ed empirica controllabile.
La fisica classica si occupava quindi di quel che "c'era" e sospendeva il giudizio su ciò di cui non poteva parlare, a partire dal vuoto, concepito come l'assenza di materia, il nulla, il non essere.
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Soltanto nel Novecento, con la meccanica quantistica, il vuoto diventa un "oggetto" fisico con proprietà specifiche e controintuitive, un oceano in continua ebollizione pullulante di particelle virtuali, la trama attiva del mondo.

Coniugando queste idee a quelle della relatività generale, la cosmologia ha infine preso su di sé un compito assai più vasto rispetto a quello iniziale di indagare l'infinitamente lontano, nello spazio e nel tempo.
Nel suo affascinante percorso la ricerca cosmologica è giunta non soltanto a ripensare i fondamenti della fisica, ma anche a invadere il campo della speculazione filosofica, proponendo strade differenti da quelle tradizionalmente battute.
Al punto che la domanda centrale della metafisica, che dà il titolo a questo libro - "Perché esiste qualcosa anziché il nulla?" - è divenuta anche la domanda centrale della cosmologia contemporanea.

Fonte: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/archive/2013/04/12/gli-scenari-apocalittici-di-stephen-hawking-dobbiamo-lasciar.html

 

4 commenti:

  1. Di questo passo l'umanità si estinguerà nei prossimi 50 anni, come scrive William Thomas. A causare l'estinzione saranno scie, vaccini, onde elettromagnetiche etc. Il pianeta è sull'orlo del collasso, ma Hawking si guarda bene dall'indicare le vere cause. La teoria del tutto è solo un'elucubrazione tra molte.

    Ciao

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    1. Hawking è troppo ottimista o tace volutamente sulle cause. Non credo nella teoria del tutto e nemmeno della bolla che contiene l'universo e/o più universi in varie bolle. Credo che siamo ancora dei primitivi, le tecnologie (anche quelle occulte) vengono date per autodistruggerci e/o per terra-formare il pianeta, riprogrammando il DNA/RNA in qualcosa di diverso. Siamo così bravi a leggere la storia ma non ad interpretarla. La creazione è avvenuta più volte sul nostro pianeta, abbiamo le prove ma le religioni tutte, continuano a tenere nascosta la verità.

      Ciao

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  2. Concordo con te, Wlady, La teoria del tutto è una fantasia le cui cervellotiche equazioni nascondono e al tempo stesso enfatizzano l'astrusità delle idee, come nel libro Godman. Tempo fa Hawking avvertì che "presunti" alieni sono pericolosi, ma pochi hanno capito l'antifona.

    Ciao

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    1. Alieni o dèi così come li intendiamo, in passato si sono sempre combattuti tra di loro, noi siamo il loro prodotto genetico, non facciamo cose differenti, continuiamo ad annientarci come a loro immagine e somiglianza.

      La loro pericolosità, sta alla nostra inadeguatezza (voluta), con una vita breve e scarsa di memoria, ecco perché resteremo sempre dei perdemnti.

      Il gene che potrà allungare la vita (come loro) prima o poi sarà trovato e messo a punto ma, sarà per pochi kapò eletti, il resto è sacrificabile.

      Ciao

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