sabato 16 marzo 2013

il collasso del sistema è imminente


Finisce il mito dell’intangibilità, anzi, della sacralità del deposito bancario europeo: a Cipro potrebbero pagare i depositanti. Coloro che hanno messo i soldi (Ciprioti, ma soprattutto russi) nei conti correnti.
La bomba la gettata OGGI dal Ministro delle Finanze Tedesco:
La notizia è questa da ekathimerini (media mainstream greco):
“Cyprus state broadcaster CyBC reported on Saturday that German Finance Minister actually entered the Eurogroup meeting on Friday proposing a 40  percent haircut on Cypriot bank accounts. Finance Minister Michalis Sarris stated on Saturday  that this had also been the proposal of the International Monetary Fund.”
Ed ecco il meccanismo proposto dalla Germania:
Il 60% del salvataggio (Bailout) del sistema bancario Cipriota sarà pagato dai depositanti con questo tipo di schema:
I risparmiatori con oltre 100.000€ depositati pagheranno una tassa del 9,9% sul totale depositato in conto corrente
I risparmiatori con meno di  100.000€ depositati pagheranno una tassa del 6,7% sul totale depositato in conto corrente
Non ci sono limiti minimi di salvaguardia
I depositi in branch estere di banche cipriote non verranno toccati.
Il meccanismo proposto segue lo scandalo suscitato in Germania per un rapporto dei servizi segreti e reso pubblico in cui si evidenziava la funzione di “riciclaggio” e deposito di soldi sporchi provenienti da cittadini Russi a Cipro. I tedeschi su certi “dettagli” sono piuttosto sensibili e dunque hanno immaginato una soluzione che non utilizzi i “loro” soldi per tutelare completamente soldi russi di provenienza “dubbia”.
O la Germania è impazzita, oppure vuole il collasso del sistema Euro senza rimanere col cerino in mano.

Minacciare i depositi bancari di uno stato membro con un sistema bancario in crisi avrà l’effetto certo di una furiosa corsa agli sportelli. Sia da parte dei cittadini Ciprioti, sia, ovviamente, da parte di investitori esteri che per qualsiasi motivo, lecito o meno lecito, abbiano soldi depositati nell’isola.
Sarà il collasso del sistema.

Le implicazioni

Comunque vada, oggi muore ufficialmente il mito e la sacralità del deposito bancario europeo tutelato e intangibile. Per Cipro i depositanti sono stati chiamati a salvare il sistema bancario (a prescindere se la singola banca è solida o meno), in futuro nulla vieta che hai depositanti venga chiesto di salvare lo Stato. Meditate gente, e, mentre lo fate, per non sapere ne leggere ne scrivere, apritevi un conto all’estero.

Per me questa è la notizia dell’anno. Ovviamente i nostri ridicoli media sussidiati ce la diranno tra un paio di giorni.


Il mio commento:

Qui da noi invece metteranno a posto le banche con l’abolizione del contante, idea già in testa dal PD, sempre per una causa giusta (dice bersanino) “l’evasione fiscale”:sappiamo bene che non è così, la corsa agli sportelli è già avvenuta in sordina, i giornali e i media non ne hanno dato rilievo ma, è già avvenuta.

Se applicheranno veramente il limite del prelievo agli sportelli di 300€ o peggio del pagamento in contante non oltre i 50€, c’è poco da fare, voglio proprio vedere nascondere sotto il materasso il denaro digitale.
In verità si sta sgretolando l’unine europea, non solo verranno applicate queste regole (visto che il denaro non è del popolo ma delle banche che lo stampano) ma in futuro potranno attaccarsi anche alla proprietà come la casa, una sorta di “equitalia” europea; visto che gli italiani sono proprietari di casa all’80%.

Le due guerre mondiali sono state causate sempre da quella nazione … questa (la terza) non si combatterà con armi convenzionali ma a colpi di espropriazioni dei diritti civili e umani, non va dimenticato che abbiamo tutti abdicato alla nostra sovranità nazionale fin dal 1945 e successivamente portati verso tutti i trattati che il cittadino italiano ed europeo non sa nemmeno di cosa si tratti; come ad esempio il trattato di Lisbona, e la euro-polizia “Eurogendfor” (militarizzata) pronta ad intervenire senza preamboli a reprimere ogni velleità di resistenza.

Intanto noi continuiamo a fotografare i bicchieri di plastica in parlamento dei nuovi arrivati.


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