mercoledì 24 ottobre 2012

I cicli temporali dei Maya



 Corpo e anima

Se il Sole è energia allora Dio è energia elettromagnetica, allora il voltaggio crescente generato nel cervello biologico dell'Uomo sviluppò una tendenza a <<staccare>> una parte di quella energia sufficiente a neutralizzare la carica tra il corpo fisico e il corpo elettromagnetico di energia extraterrestre.

In questo stadio del processo  evoluzionistico possiamo supporre che l'Uomo abbia acquisito un'<<anima>> un pezzo dell'energia divina. Il processo, d'altro canto, potrebbe spiegare perché noi riteniamo che certe creature meno sviluppate ne siano prive.

Il declino dei Maya originato dalla radiazione del Sole

I Maya scomparvero 1.366.040 giorni dopo l'inizio del loro calendario. Il campo magnetico della solare si rovesciò nel 3113 a.C. e, nuovamente nel 627 d.C. provocando un aumento nei livelli delle radiazioni che entravano nell'atmosfera terrestre.

Di qui derivò la mutazione dei neonati e una più alta mortalità infantile. Al tempo stesso, il livello minimo delle macchie solari recò la sterilità e un minore tasso di natalità, mentre una mini era glaciale portava la siccità, rovinando i raccolti. Nel 750 d.C, i Maya erano periti, vinti dai cicli celesti (vedi figura qui sotto:


I cicli temporali dei Maya

Il livello di conoscenze scientifiche dei Maya è confermato dall'uso dei numeri nella misurazione del tempo: I numeri possono essere impiegati per trasmettere messaggi, a patto che il sistema codificato di comunicazione sia violato: l'uso del ciclo astrologico di 260 giorni fa capire che i Maya comprendevano la dinamica nella rotazione del sole e l'influenza delle sua radiazioni sul comportamento e le sorti degli uomini sulla Terra.




Il ciclo di 1.366.560 giorni relativo alla distruzione era noto come la nascita di Venere (il pianeta era il punto di riferimento per calcolare la somma dei giorni). Venere, inoltre, è il solo pianeta <<rovesciato>>, poiché ruota all'indietro, lasciando supporre che sia capovolto sul suo asse, forse i 1.366.560 giorni fa (prima del 627 a.C.) per un fenomeno considerato dai Maya come <<la Nascita o la Rinascita, di Venere>>.

Per misurare il tempo, i Maya usavano i cicli del tempo trascorso, rispettivamente 144.000, 7200, 360, e 20 giorni, oltre che il singolo giorno. Una volta che il codice numerico sia violato, questi periodi indicano il periodo di 1.366.560 giorni relativo alla distruzione.

Un ulteriore esame dei numeri mostra che il sistema numerico si arresta dopo 1.366.560 giorni: per continuare a <<contare>>, è necessario un aggiustamento che rivela l'uso di un sistema decimale.

2 commenti:

  1. Il sito in cui reperito un teschio di cristallo maya ha un nome che tradotto, significa "Il luogo delle pietre cadenti". Le pietre potrebbero essere le stelle, la cui caduta segna uno squarcio nel cielo-velo?

    Ciao

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    1. La tua supposizione non è per niente peregrina, potrebbe essere uno squarcio temporale, visto che i maya nel 750 d.C. erano tutti spariti senza lasciare traccia.

      Ciao

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