sabato 19 marzo 2011

GLI DEI RITORNERANNO?

 
Come procederemmo se gli dèi si riprendessero il controllo della Terra? Arriveranno in masse su flotte di dischi volanti, oppure informeranno del loro arrivo tramite la Routers? E come convinceranno le popolazioni scettiche di essere quello che diranno di essere? Chiunque allora potrà farsi avanti di essere Gesù o Yhaweh.

Sarebbe poco utile per gli dèi presentarsi immediatamente alle masse. La notizia del loro ritorno verrebbe fatta anzitutto filtrare negli ambienti opportuni e solo alcuni capi delle nazioni potrebbero inizialmente avvicinarli. Tutto potrebbe sembrare come sempre, ma cambierebbero gli obiettivi politici. Potremmo intuire la loro presenza a motivo di avvenimenti inesplicabili, nei mutamenti delle politiche governative o in atti di guerra altrimenti poco logici, e forse anche in un incremento nella segretezza di stato.

Pian piano le loro attività mascherate aprirebbero la via alla loro presenza evidente, ma solo quando fosse arrivato il momento giusto. Dovremmo stare attenti alla manipolazione di avvenimenti per rendere più agevole il passaggio del potere agli dèi. il procedimento migliore sarebbe quello di portare di portare la Terra a un momento di crisi che vedrebbe poi l'intervento degli dèi come salvatori.
Potremmo dunque attenderci un decadimento nell'ordine sociale e una sempre più eccentuata delusione delle istituzioni che ora reggono il genere umano: governi, religioni, industrie. Poi, quando le masse fossero sufficientemente frustrate, disperate e vulnerabili, verrebbero riunite al nuovo grido di un nuovo ordine mondiale retto dagli dèi.

Dobbiamo dunque temere oppure sperare il ritorno degli dèi? Le attività del governo americano paiono indicare una precisa preoccupazione. Nel 1966 il Pentagono annunciò un progetto, sponsorizzato dall'Aviazione Militare degli Stati Uniti, per salvare il mondo mediante uno spiegamento di missili in grado di intercettare degli "asteroidi" nello spazio profondo.
Gli esponenti politi hanno dichiarato di voler delle leggi che costringerebbero gli Stati Uniti a predisporre entro il 2003 d.C questo sistema difensivo missilistico (oggi già attivo) a cui è stato dato il nome in codice "Clementine2". Come mai tutta questa improvvisa fretta? Fa parte di quel medesimo programma segreto che tenta di collocare telescopi indicibilmente sensibili nello spazio profondo?

Nel difficile tempo che si prospetta davanti a noi, molti potrebbero essere tentati di attendere, semplicemente, il ritorno dei nostri antichi dèi. Sarebbe un atteggiamento assai pericoloso, giacché quel ritorno non è affatto certo e non possiamo sperare solo negli dèi per salvare il nostro pianeta da tutti i suoi problemi. Inoltre, molti di noi vedranno nel periodo che sta aprendosi l'opportunità di ristabilire la fede in un Dio spirituale, in un Creatore che può finanche aver creato Lui gli dèi che hanno creato noi. Ma qualunque siano le nostre interiori convinzioni religiose, è meglio tenere gli occhi aperti su ciò che si svilupperà sia sulla Terra sia nello spazio. 
Può ben essere che il genere umano stia per incontrare i propri creatori: un appuntamento che rappresenta il più grande segreto scientifico dell'epoca moderna.

2 commenti:

  1. Si carissimo Amico Zret, siamo figli di dèi minori, di esseri che credevano anche loro in un Dio di tutte le cose; non a caso le loro dispute erano imperniate se interferire o meno nella creazione dell'Altissimo.

    Anche noi, ora, stiamo giocando ad essere dèi, nella manipolazione del DNA/RNA, ma, siamo solo agli albori di questa genetica di frontiera, sempre alla ricerca della pietra filosofale o ... Oracolo e pianta della lunga vita, come fece Gilgamesh nell'epico poema.

    Ciao

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.E' gradito il nome o il nikname