giovedì 9 dicembre 2010

Catastrofismo Cosmico


Una Grande cometa o un grande asteroide, si precipita in rotta di collisione verso la terra. Man mano che si avvicina il momento dell'impatto, il nostro mondo è mosso da cataclismi: vulcani che entrano contemporaneamente in eruzione, terremoti che frantumano la crosta terrestre, onde alte come montagne che distruggono continenti e cambiano la geografia del pianeta.

E' la trama di un racconto di fantascienza? No: molti autori hanno presentato simili scenari come fatti storici.
La presunta collisione (o una quasi collisione) avvenuta in epoche antiche tra la Terra e, di volta in volta, un asteroide una cometa o un pianeta, è stata per spiegare la distruzione di Atlantide, il diluvio descritto in Genesi o gli eventi miracolosi verificatosi durante l'esodo degli Ebrei dall'Egitto.


E' stato Immanuel iVelikosvski a fornire gli argomenti più dettagliati a sostegno di tale catastrofismo cosmico e le sue teorie hanno avuto e hanno ancora un vasto seguito tra il pubblico.

Secondo Velikovski nel corso del secondo millennio a.C. un'immensa cometa (che sarebbe poi diventato il pianeta Venere) fu espulsa da Giove. Verso il 1450 a.C. mentre Mosè si preparava a condurre gli Israeliti fuori dall'Egitto, il corpo celeste si avvicinò al nostro pianeta. La Terra attraversò la coda della cometa e le meteoriti di cui era composta l'inondarono di una polvere rossa, che rese i fiumi e i mari color del sangue.

Polvere simile a cenere, meteoriti incandescenti e idrocarburi piovvero in varie località, seminando il panico, dappertutto scoppiarono incendi, quando la terra fu completamente immersa nella coda, avvicinandosi alla testa della cometa, l'oscurità scese sul nostro pianeta e durò per giorni, la rotazione della terra fu rallentata e questo provocò terremoti, venti potenti come uragani si scatenarono e onde gigantesche scagliarono l'acqua sulla terraferma, lasciando i bacini di alcuni mari (come il Mar Rosso)  provvisoriamente all'asciutto.

Nei secoli tra il 1400 e 800 a.C circa, al sistema solare furono risparmiati altri cataclismi, ma nel VIII secolo a.C. Venere si scontrò con Marte, spostandolo dalla sua orbita originaria, successivamente il pianeta Rosso si avvicinò alla Terra più volte (776,747,717,702,687 a.C.)creando ulteriori catastrofi che distrussero le città
Micenee e l'esercito assiro che assediava Gerusalemme, alla fine sia Marte che la terra si stabilizzarono nelle loro attuali orbite.

L'anno corrente (cioè il tempo necessario per compiere una rivoluzione intorno al Sole) si allungò da 360 giorni a 365 e 1/4, nel frattempo, l'impatto con Marte aveva modificato l'orbita ellittica di Venere, dandola la sua attuale forma quasi circolare, il sistema solare aveva finalmente raggiunto la condizione stabile che possiamo osservare oggi.


La pubblicazione di "Mondi in collisione" da parte di Velikovski scatenò una tempesta di polemiche, Velikovski fu attaccato dai più autorevoli scienziati e in particolare dagli Astronomi, alcuni dei quali cercarono addirittura di impedire che il libro fosse distribuito nelle librerie e nelle biblioteche, il mondo accademico pensava così di proteggere il Pubblico dalla diffusione di false teorie, presentate come vere.

Come Risultato Velikosvki divenne un martire agli occhi dei suoi sostenitori, oggi invece, gli scienziati non solo ammettono che vi possano essere state collisioni cosmiche in tempi remoti, ma secondo alcuni è stato proprio l'impatto di una grande meteorite, avvenuto circa sessantacinque milioni di anni fa, a provocare l'estinzione dei dinosauri; è stato anche ipotizzato che il sistema Solare possa spostarsi lungo la Via Lattea ogni trentacinque milioni di anni, accrescendo così la possibilità di una collisione tra la Terra e una cometa o una grande meteora.

Tratto da alcune letture di: Antichi astronauti (William H. Stiebing Jr) 

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