CLIMATE FICTION – MA QUANTA FINZIONE E QUANTA REALTÀ?
L’ascesa della ‘cli-fi’
La narrativa scientifica post-apocalittica non è una novità. E’ visibile
a tutti un incremento della produzione di libri ambientati in scenari
che prefigurano una sorta di catastrofe climatica. Alcuni lo chiamano
Cli Fi (climate fiction) oppure, dalle nostre parti, “Fantameteo“.
10 o 20 anni fa sarebbe stato difficile trovare anche una manciata di libri che speculasse sugli incubi ambientali climatici. Diversamente dalla maggior parte della fantascienza, questo tipo di romanzo si concentra su una minaccia ipotizzata come immediata.
In
Italia è stato Aldo Meschiari ad aver inaugurato questo genere di
fiction, divulgato da uno dei più noti siti meteo. Aldo Meschiari si
definisce meteorofilo (amante della meteorologia), è laureato in lettere
moderne ed insegna a Carpi.
Oltre a pubblicare le sue storie fantasy, scrive per i lettori di Meteogiornale anche nella categoria reality “ http://www.meteogiornale.it/notizie/aut-aldo+meschiari Il ruolo di meteorologo-esperto richiederà senz’altro doti inventive.
Scrive la Voce di Carpi nel 2008:
Il libro “Climate fiction. Racconti di fantaclima”…con una
prefazione di Mario Giuliacci, proprio lui, il meterologo più famoso
d’Italia, volto noto del piccolo schermo, oltre che curatore delle
rubriche sul tempo per autorevoli quotidiani nazionali. «Gli avevo
scritto un’e-mail – dice Meschiari -, ma sinceramente non mi aspettavo
che accettasse di scrivere la prefazione. Invece ha risposto subito di
sì».
Il volume raccoglie diciassette racconti brevi già apparsi sul Meteogiornale.it, il sito dedicato alle previsioni del tempo e alle analisi climatologiche con cui Meschiari collabora da circa 3 anni. Storie a volte toccanti, a volte bizzarre, che aprono squarci di luce su un futuro inquietante o descrivono situazioni e personaggi alle prese con la furia degli elementi. Un uomo e un cane in fuga da un mondo senza sole e ormai inabitabile; l’impresa nottura del pastore che voleva salvare i ghiacciai; la nascita e la morte di un temporale.
Storie diverse, dove la climatologia riveste sempre un ruolo centrale e dove la fantasia gioca a mimetizzarsi dietro solide conoscenze scientifiche e filosofiche. Oltre ai racconti, il libro comprende anche alcuni saggi brevi, questi sì di carattere prettamente scientifico, e diverse illustazioni e disegni originali realizzati in parte dagli studenti di Meschiari e in parte dalla collega insegnante Simona Mezzelli. Stampato in un numero limitato di copie, “Climate fiction” sarà diffuso soprattutto tramite web e potrà essere acquistato cliccando sul link, al sito del Meteogiornale.
Nel frattempo il libro è stato pubblicato da Feltrinelli.
Ma quanta fiction e quanta reality incontriamo in questi racconti?
Il meteo-arsenale già ci parla di alcune moderne armi da guerra meteorologica:
Fiammata africana- Blizzard letale – Grandine assassina – Tornado fulminante – Uragano infinito. Possiamo aggiungere alla lista : Bombe d’acque – Tempeste di sabbia – Tempesta di neve – Gelicidio – Terremoti – Tsunami – Incendio – Siccitàe altro ancora, ma non in uno scenario futuro, tutto pare possibile ed applicabile già qui ed ora.
In questi giorni, in cui la distanza fra fiction e realtà sembra
terribilmente annullata, pare quasi che la natura abbia trovato un
comandante che sa usarla come arma e farla temere.
Archivio Notizie Climate Fiction
Interviste impossibili: a tu per tu con il Cammello
Intervista all’Anticiclone Subtropicale Africano, altrimenti conosciuto come Il Cammello.
30 Agosto 2012
È ormai certo che l’anticiclone subtropicale africano, conosciuto
anche con il nomignolo di “Cammello”, abbia vinto il premio meteo
“Estate 2012″. Le motivazioni ufficiali del premio sono queste: “Grazie a
un lavoro indefesso, a una dedizione assoluta, a una pertinacia senza
rivali, il signor Cammello è riuscito a dominare quasi … [Leggi »]
Le interviste impossibili: due chiacchiere con l’Artico
27 Agosto 2012
Siamo alla fine dell’estate. E come ogni anno la troupe del Meteo
Giornale parte di buona mattina per realizzare un’intervista a un
protagonista del nostro Pianeta: l’Artico, ovvero la banchisa polare. [Leggi »]
Anarchia barica
15 Ottobre 2011
Il giorno in cui gli hPa entrarono in sciopero era una bellissima
mattinata di marzo, il sole tiepido stava asciugando gli umidi tronchi
dei platani e un leggero vento di ponente accarezzava l’erba fresca di
rugiada. [Leggi »]
Emometeo
8 Ottobre 2011
Questa è Emometeo, la città che trasforma le emozioni in eventi meteorologici.
[Leggi »]
Totalitarismo climatico
1 Ottobre 2011
Vi fu un tempo in cui tutti i climi vivevano in armonia e concordia.
Nessuno si arrogava il diritto di pretendere di essere migliore o
superiore… [Leggi »]
Il meteo-arsenale
24 Settembre 2011
Vi invio il catalogo delle più aggiornate armi meteorologiche. Da
sempre, e Voi lo sapete bene, la nostra azienda è leader nel settore. Le
meteo-armi che Vi sono state presentate sono tutte di classe A, cioè
quelle di massima potenza.
[Leggi »]
Il sogno del geopotenziale
17 Settembre 2011
Io sono forza, sono volontà di ciclonicità, sono potenza
altopressoria. Vorrei poter sfuggire alle rigide leggi della
termodinamica, alle inflessibili norme della dinamica dei fluidi, alle
rigorose regole della fisica atmosferica. [Leggi »]
L’estinzione degli anticicloni
10 Settembre 2011
Sono ormai dieci anni, trentasei giorni e dodici ore che piove
ininterrottamente. O quasi. Qualche breve tregua tra un rovescio e
l’altro c’è sempre, ma non dura mai più di un paio d’ore. Solo il tempo
di intravedere il sole e già nuove nubi scure ricoprono il cielo… [Leggi »]
Nanocristalli
3 Settembre 2011
Il sole blu continuava ad illuminare quella strana giornata
arancione. Perché in fondo tutto era rimasto esattamente come prima,
solo i colori erano cambiati.
[Leggi »]
Thunder Storm
7 Novembre 2008
Il suo respiro era affannoso. Macinava aria afosa e pesante
nell’immensa pianura bruciata. No, meglio, si nutriva di quell’aria
pesante, la risucchiava dentro di sé, fino a trasudarla in infinite
protuberanze bianchissime stampate in un azzurro aggressivo. [Leggi]
ALTRE LETTURE
Arming the nature – La natura come arma
L’uso passivo dell’ambiente come tattica militare per intrappolare il
nemico in un terreno sfavorevole è un’antica strategia di
combattimento. Ma non è di questo che parla il libro uscito recentemente
con il titolo “Arming mother nature” (Armare madre natura). L’autore
Jacob Darwin Hamblin espone l’evoluzione di questo concetto che vede
nella strumentalizzazione di fattori ambientali l’arma principale per
ottenere posizioni di supremazia. La guerra ambientale rispetto a mezzi
militari convenzionali ha un immenso vantaggio, l’aggressione è
mascherata, quindi non viene percepita ma riconosciuta come evento
naturale. Da tempo si adoperano fattori ambientali-naturali come
strumento di guerra: molto prima della scoperta dei germi si sapeva
della diffusione di malattie da soggetti affetti a soggetti sani.
Bastava catapultare animali morti e cadaveri sui muri dell’abitato,
oppure contaminare le sorgenti di acqua, e così via. Un esempio di
guerra ambientale con gravi…
Il meteo come moltiplicatore di forza: possedere il tempo nel 2025
Articolo di Nogeoingegneria.com “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025″ è
un importante studio del 1996 che rivela l’intento da parte delle forze
armate degli USA di disporre entro il 2025 di “una capacità di
modificazione del tempo globale, precisa, immediata, robusta,
sistematica”. NoGeoingegneria.com l’ha tradotto in italiano per portarlo
a conoscenza di un pubblico sempre più vasto.La
manipolazione del tempo atmosferico e della ionosfera per le forze
armate statunitensi non sono certo una novità degli ultimi anni.
D’altronde chi ha una minima conoscenza dell’ambiente militare sa che
non esistono remore nell’impiego di tecnologie anche al loro stadio
immaturo: la possibilità di sfruttare la tecnologia per conseguire il
predominio sul campo di battaglia, siano i cieli o lo spazio, porta tali
ambienti a sperimentare tutto quello che lascia intravedere un qualche
vantaggio, spesso eludendo trattati internazionali e quant’altro,
avendo, con tutta probabilità, alle spalle il consenso del…
http://www.nogeoingegneria.com/
®wld
Bongiorno! I am dan bloom who created the CLI FI term in English email me at danbloom@gmail.com for more information or see my blog at korgw101.blogspot.com
RispondiEliminaDaniel Congratulations for the great work ... and the brilliant idea of having created CLI FI
Eliminai am dan bloom who created the CLI FI term email danbloom@gmail.com see WIKIPEDIA page for ''cli fi''
RispondiEliminaDaniel Thanks for visiting my blog, I am very honored.
Eliminawlady